giovedì 7 gennaio 2016

Alan Moore presenta Jerusalem!

Foto di Mitch Jenkins.
Qualche giorno fa sul sito di Gosh! è apparso il blurb, una breve sinossi, scritto da Alan Moore per presentare il suo secondo, attesissimo romanzo intitolato Jerusalem.  
L'uscita del volume - di cui Moore realizzerà anche l'illustrazione di copertina - è attesa per Settembre mentre in Italia il tomo è stato annunciato, tempo fa, da Rizzoli Lizard
Segnalo inoltre che Moore parla a lungo di Jerusalem in quest'intervista, tradotta e proposta nel 2012 su questo stesso blog.

Il testo di "presentazione" di Moore è come al solito caratterizzato da una prosa iper-densa ed evocativa. Nel seguito "azzardo" una traduzione (un grazie all'amico Antonio Solinas per il prezioso supporto), col solo scopo di promuovere l'opera nell'attesa di potermi immergere, quanto prima, in un libro che promette d'essere davvero epocale: enjoy!

Testo originale © Alan Moore
Traduzione italiana: smoky man
Supervisione italiana: Antonio Solinas

Nel mezzo miglio quadrato di decadenza e demolizione che fu la capitale Sassone d'Inghilterra, l'eternità sta bighellonando tra i palazzoni, trappole in caso d'incendio. Incastonato nella sudicia ambra della narrazione del quartiere tra i suoi santi, re, prostitute e derelitti, un genere diverso di tempo si sta manifestando, una sudicia simultaneità che non fa differenze tra le pozzanghere color benzina e i sogni spezzati di chi si fa strada tra di esse. Demoni, menzionati l'ultima volta nel Libro di Tobia, aspettano in trombe delle scale che puzzando d'orina, gli spettri delinquenziali di bambini sfortunati erodono le fondamenta del secolo scavando tunnel, e nei salotti di sopra operai col sangue d'oro riducono il fato a un torneo di biliardo.

Viottoli scomparsi dispiegano la loro voce, composta da parole perdute e un dialetto dimenticato, per raccontare leggende spezzate e resoconti di incredibili genealogie, storie familiari di disonore, follia e meraviglia. C'è una conversazione nell'esterrefatta cupola della cattedrale di San Paolo, un parto sul selciato di Lambeth Walk, una coppia separata seduta per tutta la notte sui freddi gradini della facciata di una chiesa gotica, e un neonato che si sta strozzando a causa di una pastiglia per la tosse per undici capitoli. Una mostra è in via d’allestimento e, in cima al mondo, un vecchio nudo e un bellissimo bambino morto si sfidano correndo lungo gli Attici del Respiro verso la morte termica dell'universo.

Un'opulenta mitologia per coloro senza un soldo bucato, lungo le strade e le pagine labirintiche di Gerusalemme camminano fantasmi che cantano di ricchezza e povertà; d'Africa, d'inni e del nostro logoro millennio. Discutono dell'Inglese come lingua visionaria, da John Bunyan a James Joyce; parlano per ore dell'illusione della mortalità post-Einstein e insistono che il peggior slum è la sacra città eterna di Blake. Impetuosa nel suo immaginario e stupefacente per portata, questa è la storia di ogni cosa, raccontata da bassifondi scomparsi.
[Alan Moore]

Il testo originale  © Alan Moore può essere letto qui.

6 commenti:

sTUDIOpAZZIA ha detto...

credo che ripagherà l'attesa.
grazie Smoky!

sp

Orlando Furioso ha detto...

Smanio dalla voglia di iniziare a leggere "Jerusalem" in italiano! (so che dovrò aspettare ancora un po'... pazienza.)
Grazie smoky e buon anno nuovo!
Orlando

smoky man ha detto...

@sTUDIOpAZZIA
Assolutamente! ;)

@Orlando
Idem. E... Buon 2016 a tutti! :)

CREPASCOLO ha detto...

Temo sarà lungo come uno di quei tomi che hanno titoli tipo Uomini che odiano le donne che bighellonano x l'eternità. Io so che esistono donne che bighellonano x l'eternità nei centri commerciali e so che Alan ha fatto un tentativo anni fa x raccontare la vita di gente che potrebbe anche bighellonare x centri commerciali, ma non è andata come Alan sperava e pazienza.
Io sono un fan del Bardo e ho letto le sue cose anche meno ispirate come quella storia con Spawn e i Wildcats e credo che leggerei un suo fumetto anche se fosse su di una setta di aristocratici tutti cloni di Lovecraft che clonano Peppa Pig x mangiarla + volte, ma ora che anche le mie rughe hanno le rughe e tutto quello che non sostengo nel mio corpo tende inesorabilmente a sud sto scoprendo l'estasi della sintesi. Si cerca ciò che non si ha e quindi ci manca. La natura non ammette vacanza. Questa estate sono stato morso da una raccolta di racconti di Ray Carver radioattivi e comincio a pensare che se una storia è tanto lunga da non poterla leggere al centro commerciale seduto di fronte ad un negozio in cui Crepascola bighellona x un tempo che sembra una eternità ed è invece quanto basta a quardare tre episodi di Peppa Pig allora è stata scritta x altri, più giovani e con più neuroni e meno strada nei sandali, come direbbe il signor Conte.
Credo che attenderò il bignami. O la storia con il banchetto di porcellino picassiano.

Unknown ha detto...

Qualcuno sa dirmi la data di uscita in Italia? Grazie

smoky man ha detto...

@Ettore
Rizzoli Lizard ha confermato che il volume Italiano uscirà a Settembre 2017.