lunedì 27 giugno 2016

[Oldies but goldies] LEO ORTOLANI 2000

Rat-Man Collection N. 1.
Altro recupero di rilievo dall'archivio di Ultrazine.org (gloriosamente off-line oramai): un'intervista in 10 mosse al Maestro LEO ORTOLANI, datata... 2000!
Ben 16 anni fa ma direi (giudicate voi) che si fa ancora leggere con piacere.
Buona lettura! "Fletto i muscoli e sono nel vuoto."
LEO ORTOLANI
Intervista semiseria in 10 mosse
a cura di smoky man
(si ringrazia Michele Murino)
   
1) ULTRAzine: Rat-Man: un Batman “poco fortunato” apparentemente incrociato con Topolino (ma con il muso di scimmia) che agisce in un cosmo simil Marvel. Hai mai pensato al “mostro” che hai creato?
ORTOLANI: Ci penso tutti i giorni, anche troppo! Ma siccome sono affezionato a mio figlio (per ora l'unico) la cosa non mi può pesare più di quanto non possa pesare a qualunque padre... Tuttavia a volte è come se Lui scegliesse me per raccontare le sue str... storie, con un'arroganza e una prepotenza da rendermelo molto meno simpatico!... La convivenza a volte logora entrambi, specie quando facciamo i soliti tour de force per concludere un numero o per portarci avanti con il lavoro... allora ci sono le nottate fino alle 4 o alle 5, che gli uccellini fuori stanno già cinguettando.
Forse Rat-Man non l'ho nemmeno inventato io, forse è solo frutto di una strana combinazione di elementi che ha preso vita... un disegnatore... un'epoca storica precisa (la nostra)... la mancanza di valori... il dubbio che aleggia su ogni cosa... la voglia di ridere per non piangere... il caos che si profila all'orizzonte... i nostri pallidi tentativi per fermarlo... ed ecco Rat-Man. Forse. 

2) ULTRAzine: Un nome solo: Jack Kirby.
ORTOLANI: Un titolo solo: il RE.
Amo i suoi lavori e ormai è cosa arcinota... ma amo anche il modo in cui ha lavorato... sempre entusiasta di ciò che faceva, sempre pronto al colloquio con i suoi lettori, sempre a un livello alieno di bravura (anche dove non lo era)... Resto a guardare le sue tavole per ore e mi chiedo come cavolo facesse. Lui aveva un dono: vedeva i suoi fumetti in tre dimensioni e così li rendeva sulla carta. Non ho mai più trovato la stessa capacità.   

3) ULTRAzine: L’anima di Rat-Man è la parodia, che spesso per far nascere il sorriso ha bisogno che chi legge riconosca la fonte che viene “decostruita”. Come spieghi che il tuo albo abbia un pubblico “trasversale”, ossia venga letto da lettori di manga, di supereroi, bonelliani, ecc.?
ORTOLANI: Probabilmente perché ogni elemento che è presente in quegli albi, viene riportato nei miei in maniera spudorata, seppur a volte completamente trasfigurato e cambiato a seconda della necessità. Una parodia è sicuramente la maniera migliore per far ridere, basta prendere in giro ciò che esiste già. Più difficile è creare storie con elementi parodici, ma che stiano in piedi da sole, al di là del genere o delle cose tratte da altre fonti. Io spero sempre di seguire questa strada, anche se i risultati possono a volte essere altalenanti(con Star Rats ho invece prediletto la parodia pura). Se poi queste storie sono apprezzate, credo che sia anche perché tratto sempre, o quasi, gli argomenti parodiati con i guanti di velluto. Niente voglia di distruggere, insomma, ma molta voglia di rendere omaggio alle cose che mi sono piaciute, sia nei fumetti, che nei film, che nei libri.

4) ULTRAzine: Da qualche parte ho letto che – ormai è leggenda – disegnerai Rat-Man fino al 2014 (fino al #100?). [in realtà il finale è stato un po' posticipato, smoky2016] Pensi di continuare ad inventare nuove battute oppure speri in un ricambio del tuo pubblico così da riciclarne qualcuna? A proposito di battute ce n’è qualcuna che ti ha dato qualche problema?
ORTOLANI: "Fino alla fine!" Il motto di Ivan Drago può essere tranquillamente il mio! Non riciclerò vecchie battute già usate (a meno che non mi sbagli, e può succedere), ed è per questo che man mano che si va avanti, scrivere Rat-Man diventerà sempre più difficile...
Sicuramente molte volte una stessa battuta può essere raccontata in maniera diversa, anche se non ci sono molti modi per dire, ad esempio, che Cinzia sotto la gonna nasconde un arma impropria. Molte battute usate agli inizi, quando il terreno era vergine, non sono più disponibili, perché a poco a poco le battute su uno stesso argomento si esauriscono. Questo è uno dei motivi per cui Ratty vive anche avventure "extra" Città Senza Nome, dove il raccolto può essere ancora abbondante. Questo è il motivo per cui dopo 100 numeri la serie finirà, proprio perché credo che tutto ciò che dovevo dire, tutte le battute che dovevo fare su di essa saranno esaurite. I problemi con le battute sono di varia natura, non solo legati allo scritto, ma anche alla loro raffigurazione su carta. Quindi spesso devo ridisegnare una vignetta perché l'espressione del viso, dalla quale dipende il successo della battuta che si racconta, non è soddisfacente. O spesso, scrivendole, una parola viene sostituita con un’altra di uguale significato, perché nel nuovo caso si può caricare di una serie di significati totalmente diversi e molto più divertenti. Solo una cosa posso dire sulle battute: le migliori sono quelle spontanee. Ecco perché secondo me, se già non si possiede il senso dell'umorismo, è difficile scrivere cose divertenti. Ecco perché faccio fatica!

5) ULTRAzine: Tutti sanno che il tuo “sogno proibito”, fumettisticamente parlando, è di disegnare il Texone, prima o poi. Hai già in mente una trama?
ORTOLANI: Ovviamente sono già pronto!!! Non posso però raccontarti nulla della trama, soltanto che vedrebbe coinvolto Bonelli stesso...

6) ULTRAzine: Morgan rimarrà l’unico tuo tentativo nel fumetto “serio”? Hai in mente qualcos’altro? Quale personaggio ti piacerebbe scrivere?
ORTOLANI: Per ora resterà un caso isolato. In effetti scrivere storie serie è per me relativamente facile (con risultati ovviamente contestabili!), mentre la vera sfida è fare ridere. Credo pertanto che per un po’ continuerò su questa strada, ma... non si sa mai!

7) ULTRAzine: Venerdì 12 e Vita da Burba: fondamentalmente due fumetti horror?
ORTOLANI: No, solo il secondo. Durante il servizio militare ho vissuto momenti di puro terrore... e niente a che fare con il nonnismo. Era la assoluta e totale mancanza di logica in ogni cosa...avere a che fare con un animale pronto a morderti senza che tu sapessi PERCHE'! Ovviamente con un po’ di ironia sono sopravvissuto... ma il mio terrore per la gente in divisa è rimasto! Venerdì 12 invece è una storia d'amore... anche questa vissuta in prima persona e riproposta in tavole a fumetti grondanti odio per la Bedelia che fu!

8) ULTRAzine: Rivedremo mai di nuovo in azione l’investigatore Merlo?
ORTOLANI: Avevo progettato anni fa di farne un seguito, portando Merlo a contatto con i "bravi ragazzi", ma il progetto si è perso nei meandri della mia mente contorta...

9) ULTRAzine: Quale sarebbe la tua reazione se Alex Ross ti chiedesse di poter dipingere una cover di Rat-Man? E se squillasse il telefono e fosse Spielberg interessato a girare un live action sul nostro eroe preferito?
ORTOLANI: Innanzitutto penserei a uno scherzo di ULTRAzine, poi nell'agitazione accetterei la copertina di Spielberg e il film di Ross.

10) ULTRAzine: A parte il fatto che a voler fare i fumetti di questi tempi bisogna essere “duri come la pietra”, puoi svelarci il misterioso legame tra Geologia e Fumetto?
ORTOLANI: Nessun segreto...quando sei un geologo...quando recuperi gli strumenti nel fango, quando ti ritrovi da solo nei boschi, cercando un affioramento che non appare su nessuna carta, quando anche i serpenti ti sembra che siano amici, quando leccando una roccia capisci cos'è, quando immergendo le mani nella terra trovi la sua granulometria... allora passi una notte intera a pensare quale futuro tu voglia veramente. E non puoi sbagliare, perché per te sarebbe finita.
Io volevo fare il geologo.
Ciaoooooo
         
[Intervista pubblicata originariamente a Maggio 2000 su Ultrazine.org]

1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

I geologi Ade Capone e Leo Ortolani scavano sotto una roccia assaggiata perchè consigliata da un amico serpente preso di peso da Kamandi e trovano una statuetta di Galactus in materiale granuloso come un mottarello ricoperto, ma di sasso, e restano di sasso perchè pensano che forse non era il caso di scavare sotto la Area 51 e scappano a gambe legate promettendosi di smetterla con le pietre e i siti proibiti ed il giorno dopo sono già a fumettare pagine su pagine. Adoro il lieto fine.